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Osteopatia e dolore all’anca

    trattamento di osteopatia per dolore all'anca

    Osteopatia e dolore all’anca

    Le anche sono le uniche articolazioni su cui l’intera colonna scarica il suo peso a terra. Hanno un importanza vitale per il corretto funzionamento di tutto il corpo e devono assolvere a due importanti compiti: essere mobili ed essere forti. 

    La necessità di essere mobili deriva dal fatto che ci dobbiamo muovere in tutte le direzioni e le anche stanno alla base di tutti i movimenti, come ad esempio i cambi di direzione, le rotazioni e il semplice camminare… dall’altra parte invece devono anche essere stabili e forti per permettere di assorbire le forze di carico.

    Come si integrano con il resto del corpo?

    I movimenti delle anche vanno in sinergia con quelli della zona lombare. Durante i movimenti di una delle due parti, l’altra risponde compiendo anch’essa un movimento. Ad esempio quando flettiamo l’anca portando il ginocchio verso al petto la lombare si flette, viceversa quando estendiamo l’anca come nella fase di spinta del cammino la lombare si estende. 

    Cosa vuol dire? Che se le anche o la lombare non svolgono correttamente il loro movimento, allora una delle due parti dovrà compensare e sforzarsi di più per sopperire alla mancanza dell’altra. Il risultato è un sovraccarico funzionale con lesioni ed infiammazione possibili nel tempo. 

    Le anche inoltre assorbono anche le forze provenienti dal basso e quindi dai piedi, caviglie e ginocchia. Come per la lombare, se una di queste strutture non assorbe bene il carico allora dovranno sopperire alla loro mancanza.

    Perchè le anche possono fare male?

    Il dolore dell’anca ha un origine molto varia. Può derivare da problematiche articolari presenti fin dalla nascita o da altre lesioni che si possono verificare in età adulta. Molto spesso però il dolore è presente a causa di una borsite o una tendinite delle strutture muscolari adiacenti. 

    Come interviene l’osteopatia?

    L’osteopata indaga il problema analizzando tutte le strutture che possono influenzare l’anca, sia da un punto di vista biomeccanico che da un punto di vista viscerale. Se ci soffermiamo dal punto di vista biomeccanico si andrà ad analizzare i movimenti della colonna lombare e di tutto l’arto inferiore per capire il loro stato funzionale. Da un punto di vista viscerale si andranno ad indagare gli organi adiacenti come l’intestino, la vescica e l’utero. 

    E la fisioterapia?

    Oltre alla parte manuale osteopatica, che serve a ripristinare la corretta mobilità, è utile associare un rinforzo dei muscoli dell’anca e qui interviene la branca della fisioterapia.

    Un rinforzo progressivo tramite esercizio terapeutico è fondamentale per ridare stabilità all’articolazione e mantenere forti i muscoli, in modo tale da prevenire la degenerazione delle strutture adiacenti e permettere di muoversi nella maniera più sicura e prestante possibile.

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